Parte IV del Rituale Contradaiolo
“Le Contrade sono tenute a rispettare i seguenti comportamenti:
7) è auspicabile che l’esposizione di bandiere e braccialetti sia limitata ai giorni in cui si svolgono le manifestazioni ufficiali della Contrada.”
E’ possibile richiamarsi ai dettami del Rituale Contradaiolo per giustificare la mancata esposizione delle bandiere nei giorni del Palio (“Il Rituale dice che le bandiere si mettono nei quattro giorni del Palio, e siccome non c’è stato, niente vessilli. Sarà lo stesso anche ad agosto” Claudio Rossi, La Nazione) e poi, dopo solo tre mesi, disconoscere lo stesso regolamento?
Si è possibile, se a chiederlo è nientepopodimeno che il “Centro Commerciale Naturale”, ente costituito di recente dalla Giunta Comunale, e che, evidentemente, ha argomenti più validi rispetto alla maggioranza del mondo contradaiolo che d’estate chiedeva semplicemente l’esposizione simbolica delle bandiere nei rioni nei giorni del Palio.
Se nel passato il Magistrato delle Contrade aveva sempre negato l’uso dei braccialetti per le festività di Natale, un motivo ci sarà stato, no? Se, al momento di mettere per scritto alcune norme comportamentali, “… come espressione della precisa volontà di non consentire alle pressanti “modernità” di stravolgere oltre misura il nostro modo di vivere e di interpretare l’appartenenza ad una città ed alla sua storia”, ci sarà stato un motivo o no?
Se nel passato, prima della costituzione del CTP – molti non se lo ricorderanno – ci furono infiammate polemiche sull’uso dei simboli contradaioli impiegati come “tappezzeria” per abbellire spazi pubblici o altri luoghi ameni ci sarà stato un motivo o no?
Non basta il momento di crisi commerciale e sociale a causa della pandemia, per negare principi fissati nel rituale contradaiolo proprio per determinare dei paletti che talvolta la “modernità” tende a superare con una semplice giravolta.
A conferma di questo naturale pudore nell’utilizzo dei simboli ufficiali contradaioli occorre ricordare che anche in questo periodo di crisi, la scorsa estate, alcune iniziative organizzate attraverso la collaborazione tra Contrade e commercianti si sono realizzate senza l’uso di bandiere e braccialetti.
Dunque il Magistrato ha deciso che questa volta, nel periodo natalizio saranno attaccati i braccialetti su esplicita richiesta del “Centro Commerciale Naturale” per venire incontro al momento di crisi. E così, presa la decisione e pubblicizzata a dovere, c’è stato qualcuno che ha protestato sul presunto ritardo dell’installazione, sul perchè ancora tutte le strade “battezzate” dai braccialetti fossero ancora buie.
A molti, sono convinto, questa iniziativa sembrerà normale, ma d’altra parte molti senesi, che rivestono anche cariche importanti, da giovani andavano al mare durante i giorni del Palio, e quindi qualche passaggio è venuto a mancare per forza, altrimenti sarebbe chiaro a tutti che le Contrade non dovrebbero essere strumentalizzate e tirate per il bavero per occasioni di tipo commerciale.
Per questi impegni ci dovrebbero essere le Confederazioni sindacali, gli stessi commercianti ed il Comune che oltretutto ha deciso di stanziare ben 125 mila euro per il Natale 2020 a totale gestione del neonato (o rinato) “Centro commerciale naturale”.
Giovanni Gigli