“In considerazione delle informazioni errate che vengono diffuse liberamente ci teniamo ad esporre le motivazioni che hanno portato alle disposizioni del Magistrato in riferimento alla esposizione delle bandiere nei giorni che vanno dal 29 giugno al 2 luglio e dal 13 al 16 agosto. Essendo stati annullati i Palii sia di luglio che di agosto il Magistrato ha ritenuto opportuno non esporre le bandiere nei propri territori; si sarebbe trattato esclusivamente del ricordo di essi ed essendo questi stati cancellati, di fatto, viene a mancare la motivazione per l’esposizione delle bandiere. E’ stato ritenuto altresì doveroso mettere in evidenza la ricorrenza della Festa della Madonna di Provenzano 2 luglio e della Madonna Assunta in Cielo 15 agosto, per tanto in tali date è stato deciso di apporre le bandiere ai confini, alle Sedi e agli Oratori di Contrada.
Ogni Contrada ha festeggiato e festeggerà i propri Patroni attraverso Funzioni Religiose, addobbando il rispettivo territorio, ma senza poter effettuare le normali attività che implichino assembramenti. In considerazione dell’annullamento dei Palii la Nobil Contrada del Bruco, la Contrada della Selva e la Contrada della Lupa festeggeranno i propri Patroni nelle date in cui ricade la ricorrenza e quindi rispettivamente 2 luglio, 15 agosto e 16 agosto”.
Questo è il testo dell’ultimo comunicato stampa del Magistrato delle Contrade. Il testo è tratto dai siti di informazioni locali, in quanto l’informazione ufficiale sul sito del Magistrato è ferma al 21 agosto 2019, eppoi ci si lamenta delle “informazioni errate”.
Ma quali sarebbero le “informazioni errate”? Con questa rettifica Il Magistrato non fa che ribadire il concetto che per i giorni dal 29 giugno al 2 luglio e dal 13 agosto al 16, in questo disgraziato 2020 sarà vietato al semplice protettore abitante nel territorio della propria Contrada di esporre la propria bandiera. Nel precedente comunicato comunque si fornivano altre motivazioni: vedi https://canale3.tv/i-priori-hanno-deciso-nei-giorni-del-palio-non-saranno-esposte-le-bandiere-nei-rioni-e-ai-confini/
Occorre evitare il “ricordo dei Palii”, ma in quasi tutte le Contrade si terranno cene nei 4 giorni di “non Palio” e quindi, a dispetto della volontà del Magistrato il ricordo del Palio ci sarà, eccome! Ci sarà perchè i contradaioli hanno bisogno di ricordarlo, di parlarne, di discutere di quella mossa, di quella tratta, di quella volta che il fantino era venduto, di quell’altra che si girò troppo larghi… etc. etc..
Negare il ricordo del Palio è l’ultima trovata in ordine di tempo del Magistrato, che continua a stupirci per le “perle di saggezza” che insiste a propinarci (a meno che anche questo comunicato stampa non contenga informazioni errate, naturalmente).
Il ricordo del Palio deve esistere ed anzi deve essere incoraggiato proprio perchè il Palio non c’è. Se ci fosse il Palio nessuno sentirebbe il bisogno di ricordarlo. E che male c’è a ricordare il Palio che, giustamente, a causa di una evidente emergenza sanitaria non sarà effettuato per la prima volta dal 1944? Tant’è vero che, a parte ai piani alti di via di Città, il Palio sarà ricordato sui giornali, nei servizi “amarcord” delle tv locali e nelle cene delle Contrade che si svolgeranno proprio in questi giorni (senza bandiere però).
P.S. Per il Capodanno senese, che non è stato celebrato, però le bandiere andavano bene.
Giovanni Gigli