“La Deputazione del Magistrato e gli On.di Priori hanno deciso le seguenti disposizioni per i giorni del Palio del 2 Luglio 2020. Le bandiere delle Contrade verranno messe solamente il giorno del Palio del 2 Luglio e soltanto alla Sede di ogni Contrada e presso l’Oratorio, quindi le bandiere di ogni Contrada non verranno messe nè ai confini e nè nel rispettivo territorio. Questa decisione è per una forma di rispetto alla Contrada della Chiocciola e alla Nobil Contrada del Bruco che in quei giorni effettueranno la loro Festa Titolare.”
E’ possibile che in poche righe di un comunicato stampa si possano affermare concetti così in contraddizione sia con quanto dichiarato in precedenza, sia con dei semplici concetti di logica? Si è possibile. E’ possibile dare disposizioni che annullano le Feste Titolari (1 aprile) e poi dichiarare che nei giorni dal 29 giugno al 2 luglio non si potranno esporre per rispetto delle Contrade che effettuano la Festa Titolare? Si, è possibile. O il Magistrato delle Contrade ha le idee abbastanza confuse oppure noi semplici contradaioli non riusciamo a capire tutti i concetti di “Festa Titolare”, che pare di capire, possono cambiare con il cambiar di stagione. Ad aprile vuol dire una cosa e a giugno un’altra.
E poi ci rimane di capire un’altra cosa. La Chiocciola, unica Contrada a rispettare sempre la ricorrenza precisa del Santo protettore (29 giugno), quest’anno deve godere del rispetto delle altre Consorelle a non esporre le bandiere nei rispettivi territori. Tutti gli altri anni invece no, il cosiddetto rispetto viene a mancare di sussistenza. Oltretutto non credo che nessun chiocciolino si sentirebbe offeso se in Camollia o in Salicotto qualche protettore di Istrice e Torre legittimamente esponesse la bandiera nel proprio territorio, considerato che lo si può fare per tutto l’arco dell’anno, secondo il rituale contradaiolo.
Quest’anno, in cui oltretutto, la Chiocciola, come le altre Contrade, non effettua neanche il Giro in città, non si possono esporre bandiere. Qualcuno si potrebbe offendere evidentemente, ma solo dal 29 giugno al 2 luglio. Poi l’offesa decade.
Quando si effettueranno le Feste Titolari (che in realtà non si possono effettuare) delle altre Contrade, (dopo il 2 luglio) invece le bandiere si potranno esporre. Mah! Qualcuno ci spieghi meglio questo concetto perchè c’è veramente da farci capo.
Incredibile anche come possa passare, in generale, come una forma di mancanza di rispetto verso altre Consorelle, il fatto di esporre la bandiera nel proprio territorio. Ma a chi vengono queste idee così al di fuori di ogni logica e tradizione contradaiola?
Si può accettare di buon grado il fatto di non esporre bandiere di Contrade diverse da quelle del territorio di appartenenza, se non in situazioni particolari, ben definite dal rituale contradaiolo, ma vietare di esporre la bandiera nel proprio territorio è un concetto inammissibile per la storia delle stesse Contrade.
Giovanni Gigli