Il ricambio generazionale dei vertici delle Contrade non è solo un fatto anagrafico, ma soprattutto un salutare rinnovamento di mentalità, un cambio di passo necessario se vogliamo che la nostra secolare civiltà possa affrontare con serenità il delicato equilibrio tra modernità e antichi valori.
La nostalgia del “Palio di una volta” è cosa buona, essenza vitale del rito, forza unificatrice dell’identità contradaiola, ma a patto di essere consapevoli di rivestirla di un abito adatto ai tempi.
“Può permettersela, la nostalgia, – ha scritto Adriano Sofri – a condizione di non svuotarsi delle vecchie carte e dei bei quadri e delle tende ricamate, per correre meglio incontro alla domanda. Alle televisioni, ai soldi, alla pubblicità, al sequestro della Fortuna e della Virtù da parte della Tecnica e della Potenza”.
Laura Bonelli, Priore della Contrada del Drago, è da quest’anno anche Presidente del Consorzio per la Tutela del Palio, quell’ente intercontradaiolo che deve sorvegliare, appunto, sulla Tecnica e la Potenza, confrontarsi con esse per tenerle a bada ed evitare che compiano il “sequestro” del Palio.
Fortuna e Virtù devono sempre trionfare nel regno del Palio, ma occorre buone sentinelle come lo è Laura, senese di consuetudini antiche ed idee innovative, una donna immersa da protagonista nella delicata attualità di una Festa difficile.
La visione abbagliante del Campo che si ammira dalle finestre del suo ufficio, non può che rivelarsi come uno stimolante incoraggiamento del compito assegnatole.
Come si potrebbe descrivere la missione attuale del Consorzio?
A differenza degli altri organismi contradaioli, vale a dire Magistrato e Comitato amici del Palio, il Consorzio per la tutela del Palio, è relativamente giovane pertanto ritengo che occorra valutare il lavoro svolto fin qui tenendo presente i tempi e l’opinione pubblica cittadina. Credo che coloro che mi hanno preceduto hanno svolto al meglio un lavoro particolarmente delicato, in un settore del tutto nuovo in cui ogni giorno dobbiamo imparare qualcosa.
Il Consorzio, talvolta, è stato criticato per aver rilasciato il permesso all’utilizzo dell’immagine per prodotti ritenuti non idonei. Cosa ne pensi?
Bisogna tenere presente che il Palio è sempre stato oggetto di grande interesse, sia per pubblicità di vario tipo che per la produzione specifica di prodotti, soprattutto nel recente passato. La scelta è sempre stata attenta e scrupolosa e, molto spesso – anche se il mondo contradaiolo non lo sa – è stato negato il consenso a numerose richieste. Grazie all’azione del Consorzio sono state evitate o stoppate immediatamente, iniziative commerciali per niente in linea con il rispetto delle Contrade e del Palio. Personalmente confido molto sulla collaborazione dei contradaioli per la tempestiva comunicazione di iniziative che danneggiano l’immagine della nostra Festa. Su questo, devo dire, ho un buon riscontro; spesso sono contattata da amici o contradaioli che, in qualche modo sono scrupolosi investigatori. Questa costante attenzione secondo me è un fatto molto positivo.
Per quanto riguarda il dibattuto tema delle immagini televisive, qual è il tuo pensiero?
Anche qui deve essere chiaro che i tempi sono cambiati e che anche il settore giornalistico televisivo attraversa un periodo di drastica riduzione delle spese, pertanto al momento attuale la Rai è l’unico ente che ci garantisce una estrema qualità dell’informazione insieme ad un giusto ricavo che ci permette di coprire i nostri costi. Da alcuni anni il Consorzio ha intrapreso una strada di tagli e riduzione delle spese che non ha per nulla inficiato sulla produzione delle immagini. Anzi in alcuni casi è migliorata anche l’efficienza tecnica della produzione, sempre in funzione dell’interesse del Palio.
Per questo Palio di luglio di sono novità?
Mi piace segnalare la presenza della BBC e di una Tv francese che sono state indirizzate verso due Contrade affinchè i contenuti del messaggio televisivo siano corretti. In questo senso, credo che occorra una piena integrazione tra i giornalisti e Contrade. E’ un elemento fondamentale per poter veicolare le immagini del Palio ed il contenuto del servizio entro i canoni del giusto rispetto, ed allo stesso tempo senza che sia necessario operare una censura preventiva.
Programmi per il futuro?
Io credo fermamente che occorra sviluppare una informazione più attiva nei riguardi dei visitatori della nostra città che mostrano interesse verso il Palio. Migliorare le dinamiche del web con il nostro sito, aggiungendo ai contenuti, informazioni costanti sul lavoro del Consorzio e soprattutto progettare una forma di contatto diretto con il turista.
Giovanni Gigli